Offerte speciali

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Tutte le prime domeniche del mese

Musei Gratis

Pensa ad una full immersion nella storia, nell’arte e nella cultura, scegliendo tra le decine di luoghi in Campania che aderiscono all’iniziativa promossa dal Ministero per i Beni Culturali.

A Napoli sono numerosi i luoghi ricchi di interesse storico e artistico da poter visitare gratuitamente: l’Appartamento storico a Palazzo Reale, Castel Sant’Elmo con il Museo del Novecento, la Certosa di San Martino, il Complesso termale di via Terracina, il Museo Archeologico Nazionale, il Museo di Capodimonte, il Museo di San Martino, il Parco di Capodimonte, il Parco e la Tomba di Virgilio, Villa Floridiana e Villa Pignatelli.

Anche in provincia sono numerosi i musei e i parchi archeologici aperti al pubblico la prima domenica del mese.A cominciare dagli Scavi di Pompei, di Ercolano e di Stabia fino alla Villa di Poppea a Torre Annunziata e alla Villa di Arianna a Castellammare di Stabia, passando per l’Anfiteatro Flavio e il Tempio di Serapide a Pozzuoli, l’Antiquarium nazionale di Boscoreale, il Tempio di Diana e il Teatro romano di Miseno a Bacoli, i parchi archeologici di Baia e di Cuma.

 

 

 


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Dal 01 maggio al 31 maggio

Maggio dei Monumenti

Maggio dei Monumenti costituisce un momento importante per la città di Napoli che, per tutta la durata del mese, apre le porte di tutti i suoi monumenti, anche quelli che non sono usualmente visitabili. Non solo, è anche l’occasione per la città per riflettere su un tema di anno in anno diverso che riguarda storie e personaggi che hanno reso grande Napoli.

Il tema diventa l’occasione per istituzioni ed associazioni culturali per creare eventi, spettacoli, percorsi di visita traversali che pongano l’accento su aspetti sempre diversi della nostra storia.

L’edizione del 2016 ha visto protagonista Carlo di Borbone nel trecentesimo anniversario della sua nascita, ora per il 2017 sembra essere già proto il nuovo tema che, con ogni probabilità, renderà omaggio ad uno dei grandi nomi dello spettacolo: il principe della risata Antonio de Curtis, in arte Totò!

Se il tema, come sembra, venisse ufficializzato sarebbe davvero una grande occasione per riscoprire la sua arte ed i luoghi che lo hanno visto protagonista: la Sanità, dove crebbe, ed i set in cui tanti dei suoi film sono stati girati. Un personaggio unico che, pur avendo vissuto spesso lontano da Napoli, amò fino all’ultimo la sua città cui dedicò le sue ultime parole.

 

 

 


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Dal 01 giugno al 04 giugno

Ponte del 2 Giugno
 

 

 


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Dal 01 luglio al 03 settembre

E…state a Napoli

Molto ricco il programma degli eventi di “Estate a Napoli ”  presentato dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli. Gli eventi in programma sono tanti e si svolgeranno, da luglio fino a  Settembre, in alcuni bellissimi luoghi napoletani come il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, la Casina Pompeiana in Villa Comunale, Piazza del Plebiscito, Piazza Mercato, in alcuni  parchi e in bellissime chiese monumentali cittadine . Ci saranno giornate di attività che animeranno questi luoghi con spettacoli teatrali, musicali, concerti, che impegneranno centinaia di artisti fino a tutto settembre con spettacoli di ogni genere tutte le sere
 

 

 


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Dal 12 agosto al 16 agosto

Ferragosto
 

 

 


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Dal 18 settembre al 20 settembre

Festa di San Gennaro

La festa di San Gennaro, santo patrono e protettore della città di Napoli si celebra ogni anno il 19 settembre.
San Gennaro rappresenta una delle figure più importanti del panorama partenopeo e possiamo affermare senza dubbio che il Santo è noto e venerato in tutto il globo.
Come ogni anno la città di Napoli si veste a festa per quella che è una festa religiosa, ma anche una ricorrenza mista con credenze e superstizione si fondono in attesa del famoso miracolo della liquefazione. Secondo la tradizione il sangue del martire Ianuario, raccolto dopo la sua decapitazione nel 305 d.C. da una donna e conservato in due ampolle conservate oggi in una cassaforte con doppia serratura nel Duomo di Napoli.
Durante la giornata del 19 settembre, festa di San Gennaro le ampolle vengono esposte al pubblico nei pressi dell’altare ed il sangue contenuto in esse diviene liquido tra le preghiere e le suppliche dei fedeli.
 

 

 

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Dal 29 ottobre al 06 novembre

Ognissanti tra miracoli santi e torrone!

Ognissanti: quale giorno migliore per andare a fare la conoscenza di alcuni santi protettori della città di Napoli? Santi bistrattati, oscurati dalla presenza ingombrante del Santo protettore per antonomasia: San Gennaro! A Napoli c’è l’usanza di preparare, in memoria dei defunti, delle tavolate di abbondanza. Il fine è quello di gratificare le loro anime, ci sono persone che lasciano un posto vuoto al tavolo, altri lasciano addirittura l’acqua per farli dissetare. Questa festa molto sentita è legata ad una tradizione popolare molto antica, si mangiano e cucinato piatti tipici e ci si riunisce con la famiglia. I dolci dei morti sono un modo per esorcizzare la paura della morte, tra questi quello più consumato a Napoli è sicuramente il torrone. In Campania si prepara proprio il “Torrone dei morti”, non è come il classico torrone italiano ma è composto da un guscio di cioccolato duro e da una parte morbida. È un torrone alto che sembra avere la forma di una bara. A Napoli il rispetto verso i morti è motivo di festa, attraverso precisi rituali, il torrone si prepara in casa e si “accolgono” i defunti tra il 1 e il 2 novembre. Questo delizioso dolce viene preparato anche dai pasticceri della città, il costo in media si aggira dai 20 ai 30 euro al kg.
 

 

 


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Dal 04 dicembre al 11 dicembre

Festa dell’Immacolata

Si festeggia la concezione della Beata Vergine Maria nel grembo di Sant’Anna, mentre l’8 settembre si celebra la Natività della Madonna.

L’Immacolata, come da tradizione, inaugura anche il periodo delle celebrazioni natalizie ed in molti, proprio questo giorno, allestiscono il presepe e l’albero di Natale. In Italia le tradizioni sono tante e variano nelle diverse regioni.

Tra le numerose e famose chiese che celebrano l’Immacolata c’è la Chiesa di ” Santa Maria Apparente” cui viene narrato un episodio miracoloso. Una tradizione orale vuole, infatti, che il titolo di “Apparente” sia stato voluto dal popolo dopo che alcuni pescatori, dispersi a mare in una notte burrascosa, videro “apparire” una luce dal colle dove sorge l’attuale Chiesa.

Altra Chiesa suggestiva, dove i fedeli si recano per celebrare la Vergine (in particolare l’11 di ogni mese), è la “Basilica  Santuario del Gesù Vecchio dell’Immacolata di Don Placido“. Fondata nel 1554 e meglio conosciuta come “Chiesa del Gesù Vecchio” è un vero e proprio gioiello architettonico, una sorpresa di marmi e luci con un originale scala che porta alla Madonna sopra l’altare.

Credenti o meno, il giorno dell’Immacolata rappresenta un’occasione per scoprire le tradizioni e i festeggiamenti, dove la fede e l’arte si fondono nello scenario natalizio partenopeo.

 

 

 


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Dal 1 dicembre al 22 dicembre

S’avvicina il Natale!!!

Napoli è una città magica, capace di regalare ad ogni scorcio una sfumatura ed un’emozione diversa tanto ai cittadini quanto ai tanti turisti che, in ogni periodo dell’anno, ne affollano le strade alla ricerca delle meraviglie note e meno note.

Visitare Napoli nel periodo natalizio, però, ha un fascino ancora più particolare. Il sapore ed i profumi tipici della città incontrano i colori ed i suoni della festa e quella che è un’atmosfera unica ed inimitabile che solo la nostra città è in grado di offrire si trasforma ben presto in magia.

Il periodo natalizio, ad esempio, è l’occasione ideale per andare alla scoperta di strade e vicoli caratteristici della città, oltreché delle tante meraviglie quali chiese, musei e palazzi antichi. Appuntamento irrinunciabile in ogni periodo dell’anno ma in modo particolare a dicembre, è senza dubbio la suggestiva passeggiata a San Gregorio Armeno.

Punto di congiunzione tra i due decumani che attraversano la città quali il Decumano Inferiore (via San Biagio dei librai) e il Decumano Superiore (via dei Tribunali) e celebre in tutto il mondo per la sua straordinaria tradizione presepiale, San Gregorio Armeno è la strada delle botteghe artigianali dove si realizzano presepi e statuine sia originali che classiche, luogo dove il sacro e la devozione si fondono amabilmente con la sagacia, la superstizione e l’ironia inconfondibile di un intero popolo.

Discendendo il Decumano Superiore, immersi nei profumi e nei sapori senza tempo di alcune tra le tante prelibatezze enogastronomiche rigorosamente napoletane come la pizza, il fritto, gli struffoli, i mostaccioli e i roccocò, ci si ritrova alle porte di Cappella Sansevero, meraviglia nota per custodire il celeberrimo Cristo Velato di Sanmartino, opera rinomata in tutto il mondo per il misteriosissimo velo (di marmo?) posato sul corpo del Cristo deposto.

Percorrendo il Decumano inferiore in direzione opposta, invece, si giunge al Duomo di Napoli, una delle chiese più importanti ed imponenti della città, sia sotto il profilo culturale in quanto luogo che ospita il rituale dello scioglimento del sangue di San Gennaro tre volte l’anno, sia sotto il profilo artistico, con la pluralità di stili che spaziano dal gotico proprio del Trecento al neogotico del periodo romantico.

 

 

 


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Dal 23 dicembre al 26 dicembre

Vigilia di Natale e Natale

25: Natale!
Chi è che non si è soffermato almeno una volta davanti al panorama mozzafiato della nostra enigmatica città ? Silenziosa ed irraggiungibile come una donna addormentata, ai piedi di quello che è il simbolo per eccellenza di Napoli, il Vesuvio. Eppure negli ultimi anni è apparsa tutt’altro che assopita, ricca di cultura, suoni e colori davvero unici, nonostante momenti critici e ordinari, infatti quello che ci lasciamo alle spalle è un anno in cui non sono mancate ventate di aria  nuova, e ciò  che ci auguriamo e che ci facciano compagnia anche per i prossimi 365 giorni…

Insomma il nostro è un popolo intelligente, caparbio ed orgoglioso e soprattutto fiero delle proprie tradizioni, che continuano a radicarsi attraverso un eterno passaparola nell’animo di ogni napoletano, dal nuovo arrivato, all’anziano che con commozione come si dice a Napoli “vede un altro Natale“.

E sono proprio le tradizioni a muovere i turisti, che ogni anno popolano la città  sfidando la  sua cattiva reputazione, pur di farsi travolgere almeno una volta dalla magica atmosfera di San Gregorio Armeno e il suo presepe, istantanea di una Luce speciale in arrivo nel mondo. E allora come poteva il cuore generoso dei napoletani non fare del presepe un inno alla creatività  e all’inventiva degli artigiani di San Gregorio. Quest’anno poi si sono davvero superati, al fianco infatti di esempi di sublime bellezza artistica , ci si ferma divertiti a guardare Berlusconi con la testa fasciata, o a scrutare senza paparazzi, la coppia più gettonata del gossip. Nonostante il traffico e la folla senza uguali, una camminata per i vicoli del centro a Natale  non può mancare.

Ma quello per cui finanziamenti e debiti non spaventano i più tradizionali, è una tavola trabordante di cibo” per la Vigilia de lo Santo Natale ce vonne Vruoccoli zuffritti co l’alice salate, vermicielli co la mollica de pane e vongolelle, o pure zuffritti co l’alice salate, anguille fritte, ragoste vollute co la sauza de zuco de limone, e uoglio e pure na cassuola de calamarielli“. Allora ecco pesce acquistato durante “a nuttata”, che fanno le pescherie tra il 23 ed il 24 dicembre, e lì vongole, baccalà , capitone e cozze non hanno rivali, dolci tipici come Roccocò e Susamielli o come  gli immancabili Struffoli, che anche se di ottima produzione, non riescono a superare quelli fatti dalle proprie nonne. E poi minestra maritata, gallina in brodo, insalata di rinforzo e ancora, ancora e ancora. E poi anche se la stanchezza comincia a farsi sentire ecco comparire sulle tavole ceci e fagioli per l’immancabile tombolata. Un panaro e 90 numeri vi catapultano in tradizioni popolari antichissime e attraverso i nomi associati ad ogni numero, anche scurrilli, ci si trova immersi in un clima tipicamente da vicolo, dove i numeri gridati da un femminiello, diventavano protagonisti di una storia intessuta fino all’ultima votata rò panariello. Insomma, c’è una memoria in cui il sacro e il profano si confondono, che si fa spazio in un momento propizio come il Natale, per travolgere  la nostra stressante quotidianità  senza chiedere permesso, per poter riscattare tutte quelle  tradizioni che ci rendono  un po’ più umani e vicini e che rendono onore ad un proverbio, che racchiude tutta la filosofia dei napoletani e che dice: “Meglio murì sazio che campà  djuno“!

 

 

 


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Dal 27 dicembre al 01 gennaio

Fine anno e Capodanno
 

 

 


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Dal 3 gennaio al 6 gennaio

Evviva la befana!!!
 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

Dal 01 gennaio al 31 marzo

Napoli non si ferma mai anche nella bassa stagione non è mai bassa stagione!!! L’anno parte con la befana che porta via tutte le feste natalizie.

Napoli è la prima città d Italia dove partono i saldi, via Toledo corso Umberto e tantissime altre vie si affollano di persone per approfittare a fare shooping!

In questi mesi a parte i saldi ci sono tantissime iniziative che vedono teatri, musei e chiese riempirsi di eventi culturali fino al carnevale dove Sfilate, carri allegorici, maschere, coriandoli e tanto tanto divertimento, sono da sempre gli “ingredienti” del Carnevale, ovviamente non considerando volutamente la grande varietà di ricette, pietanze e dolci che caratterizzano la festa più divertente dell’anno. 

Una festa secolare che affonda le sue radici nella notte dei tempi, tuttavia è possibile, confrontando vari scritti e opere, tracciare adeguatamente quello che il Carnevale ha rappresentato nel tempo per Napoli e la Campania.

 

 

 


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